Dalla biblioteca alla fondazione

La Biblioteca Bozzano-De Boni nasce il 1 gennaio 1985.

Essa risulta formata soprattutto dalla fusione delle raccolte documentarie di Ernesto Bozzano (1862-1943) e di Gastone De Boni (1908-1986), entrambi noti studiosi della Ricerca Psichica.

Principale artefice della nascita della Biblioteca fu Gastone De Boni. Dopo aver ampliato la raccolta libraria ereditata da Ernesto Bozzano, negli ultimi anni della sua vita si preoccupò di trovare una sede stabile per la Biblioteca e di creare un organismo che proseguisse nel tempo quanto egli aveva iniziato e continuato. Poté realizzare i suoi desideri grazie all’aiuto di Silvio Ravaldini, che alla fine degli anni ’70 del secolo passato, era divenuto suo prezioso collaboratore.

Per suo interessamento, infatti, fu costituita nel 1984 l’associazione culturale Archivio di Documentazione Storica della Ricerca Psichica e furono trovati a Bologna i locali in affitto dove collocare il materiale della Biblioteca. In questo modo sia l’Associazione sia la Biblioteca ebbero sede in via Orfeo 13 a Bologna, dove cominciarono ad essere operativi nel 1985.

Negli anni 1985-1995 la Biblioteca divenne così un punto di riferimento per studiosi e ricercatori, creando l’opportunità di far incontrare persone aventi gli stessi interessi e desiderose di confrontare le rispettive esperienze.

Per favorire tutto questo venivano organizzati incontri di approfondimento su vari argomenti. Le problematiche trattate erano inerenti alla Ricerca Psichica nel senso più ampio del termine.

L’attività della Associazione, oltre all’impegno di Silvio Ravaldini, poteva contare sulla fattiva collaborazione di figure di primo piano come i coniugi Riccardo e Clara Cesanelli, la sensitiva Claudia Ferrante, Liliana Penzo, Orfeo Fiocchi e altri aderenti, che in totale volontariato, prestarono la loro opera.

 

Nel 1995 veniva costituita la Fondazione Biblioteca Bozzano – De Boni che affiancava così l’attività dell’Archivio; questo cedeva alla Fondazione il materiale librario e le attrezzature della Biblioteca.

Poiché gli scopi sia dell’Associazione sia della Fondazione erano, nei propositi dei promotori, coincidenti, il Comitato Esecutivo ritenne opportuno decidere la fusione delle due organizzazioni. Ciò anche per ottenere una migliore e razionale gestione degli scopi comuni.

Dalla fine di giugno 1999 l’Archivio cessava di esistere su proposta di Silvio Ravaldini, in qualità di Presidente dell’Associazione stessa. L’approvazione di tale proposta veniva data da un’assemblea straordinaria dei soci garanti dell’Archivio. In tal modo i soci dell’Archivio  confluivano nella Fondazione, divenendone aderenti senza alcun potere decisionale.

Nel frattempo, l’acquisizione di ulteriore materiale librario e documentario e l’intensificazione della attività, richiedevano una maggiore disponibilità di locali. Così il 3 gennaio 1996 la Biblioteca si trasferiva in locali più idonei in via Guglielmo Marconi 8/E, a Bologna, dove attualmente si trova.

CIO’ SI RENDEVA POSSIBILE PER LA STRAORDINARIA GENEROSITA’ DELLA SIGNORA SILVANA ANNOVAZZI PAGNOTTA.